Italia, il rinnovamento di Spalletti

09/10/2024
 

L'Italia è in fase di rinnovamento e questo passaggio qualche frutto lo sta portando, anche perché il campionato sta aiutando Luciano Spalletti. Basti considerare che nell’elenco volutamente ristretto di 23 discepoli che sudano e faticano a Coverciano, più della metà (ben 12 su 23) sono nati dal duemila in avanti. Il 22enne Calafiori è diventato un punto fermo della difesa guidata dall’interista Bastoni. A centrocampo assistiamo piacevolmente al derby della Mole trasferito in azzurro tra il 23enne juventino Fagioli e il coetaneo granata Ricci. Il gruppo, rispetto a settembre, è stato ulteriormente ringiovanito dagli esordienti: il milanista Gabbia, diventato leader nella stralunata difesa del Milan, ma anche Daniel Maldini, il terzo di una dinastia senza fine a vestire l’azzurro e il baby Pisilli, classe 2004, lanciato da Mourinho e De Rossi e adesso accolto da Spalletti. Il più giovane di un gruppo che ha un’età media di 24 anni e mezzo. Per ritrovare una Nazionale altrettanto giovane bisogna tornare ai tempi di un altro Maldini, all'epoca c.t., Cesare, andando dunque indietro di quasi trent'anni.

De Laurentiis preferisce la scaramanzia

09/10/2024
 

Napoli, De Laurentiis preferisce la scaramanzia. Forse ha capito che il silenzio è d'oro Napoli, De Laurentiis preferisce la scaramanzia. Forse ha capito che il silenzio è d'oroTUTTO mercato WEB © foto di www.imagephotoagency.it vedi letture condividi tweet OGGI ALLE 12:21SERIE A di ANDREA LOSAPIO @LOSAPIOTMW C'è un nuovo Aurelio De Laurentiis in città. Sarebbe meglio dire che non c'è, visto che non si sente - e si vede poco, se non per le uscite istituzionali - contrariamente a quanto fatto negli ultimi due anni, cioè da quando Spalletti aveva preso il largo con il suo Napoli e il terzo Scudetto sembrava una mera formalità sin dalla sosta per il Mondiale in Qatar. La sua presenza era praticamente fissa.Inutile dire che De Laurentiis è un illuminato che ha portato un club dalla C alla A tenendo i conti in ordine. Dall'altro ha anche un difetto di volere essere protagonista anche quando non lo è fino in fondo. In questa prima parte di stagione con Antonio Conte ha utilizzato un profilo diverso. Anche l'ultimo tweet (sul fatto di essere in testa al campionato) va in questa direzione. "Per scaramanzia non diciamo nulla"

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